E quando si vuole comunicare qualcosa, non si desidera altro che produrre un cambiamento nell'interlocutore.
Attraverso gli eventi, questo è ancora più facile, poiché è possibile accompagnare il pubblico di riferimento attraverso tutte le fasi del cambiamento con le opportune strategie, in modo da dirigerlo verso il risultato prefissato.
Dopo che si è definito in maniera precisa lo
scopo dell'evento, bisogna chiedersi quale cambiamento si vuole generare nel target che si
è identificato, ad esempio un acquisto, un’azione, l’adozione di un comportamento, di una nuova idea,....
A seconda dello scopo esistono diversi modelli
gerarchici di risposta.
L’evento deve guidare
il partecipante in ogni stadio con azioni ad hoc che lo portino allo stadio
successivo.
Come esempio,
analizziamo il terzo modello:
attenzione: l’individuo apprende l’esistenza di una nuova idea o tecnica ma ne ha
scarsa conoscenza
interesse: l’individuo comincia ad interessarsi alla nuova idea e cerca di capire i
vantaggi che potrebbe trarne
valutazione: l’individuo applica mentalmente la nuova idea e ne valuta l’efficacia in
base alle proprie necessità
prova: l’individuo mette in pratica la nuova idea, quasi sempre su scala
ridotta, e si interessa su come fare a
conoscere i vari aspetti nel dettaglio
adozione: se l’idea si rivela utile, l’individuo l’accetta
A differenza di qualsiasi altro strumento di marketing, l'evento permette di controllare ogni passaggio del processo comunicativo, senza lasciare nulla al caso o all'errata interpretazione degli utenti.
A differenza di qualsiasi altro strumento di marketing, l'evento permette di controllare ogni passaggio del processo comunicativo, senza lasciare nulla al caso o all'errata interpretazione degli utenti.
Nessun commento:
Posta un commento