Devi focalizzarti sul pubblico che puoi servire nel
modo migliore: se cercherai di attrarre qualsiasi pubblico, finirai per attrarne nessuno.
Segmentare
significa suddividere la domanda in fasce di pubblico distinte e significative,
dotate della massima omogeneità interna (ossia medesime caratteristiche) e
della massima eterogeneità tra
loro (ossia
caratteristiche differenti tra segmenti). Vi sono diversi criteri di segmentazione.
Vediamo quelli più utili ai nostri scopi:
la
segmentazione geografica;
la
segmentazione demografica;
la
segmentazione psicologica;
la
segmentazione basata sul comportamento del consumatore
La segmentazione geografica
Effettui una
segmentazione geografica quando ti poni la domanda: qual è il bacino di utenza
nel quale posso competere con efficacia? La città, la provincia, l’area interprovinciale,
la regione, la nazione? Ovviamente la scelta avrà ripercussioni sugli aspetti
gestionali e comunicazionali dell’attività e quindi sulle risorse economiche di
cui avrai bisogno.
La segmentazione demografica
Consiste
nell’identificare gruppi omogenei di consumatori sulla base di variabili quali:
reddito: puoi
puntare a questo parametro sia se vuoi rendere la tua proposta elitaria – la
strategia viene detta “scrematura” – oppure al contrario se vuoi renderla
popolare – per una maggiore “penetrazione nel mercato”; a ogni scelta dovrà far
seguito una strategia coerente (nel primo caso devi proporre
una manifestazione di grande qualità in un luogo esclusivo e per un pubblico d’elite: il biglietto potrà essere costoso; come raggiungere questo pubblico? Attraverso le riviste del lusso, gli ordini professionali, club esclusivi ecc.);
dimensioni
dell’unità consumatrice: single, coppia, coppia giovane con figli piccoli,
famiglia ecc. (per esempio, se decidi di puntare alle famiglie, puoi attivare
promozioni ad hoc, abbonamenti collettivi, il “bigliettone” ecc.; se invece sei
in un’area con molte coppie giovani e figli piccoli, che per questo hanno
normalmente problemi a uscire la sera, le faresti felici se accanto al tuo evento
proponessi uno spettacolo di marionette per i bimbi in un locale adiacente,
gestito da personale specializzato per la prima infanzia);
età;
sesso;
grado
d’istruzione (anche qui occorre adeguare al pubblico selezionato la complessità
della proposta e il tipo di tema).
La segmentazione psicologica
Si basa sul
presupposto che il sistema di prodotto può essere adattato alla personalità del
cliente: individui innovatori, conservatori, sensibili o meno al prestigio o
alla moda ecc. Dovrai evidenziare nel materiale comunicazionale (per esempio
anche attraverso la grafica) le caratteristiche dell’evento che ti permettono di
attrarre il segmento prescelto.
La segmentazione basata sul comportamento del
consumatore
È quella
secondo cui si possono identificare gruppi di clienti in funzione:
della
quantità domandata (frequentatori occasionali, frequentatori assidui ecc.: i
frequentatori assidui vanno coccolati con mille accorgimenti, quelli
occasionali vanno incoraggiati a frequentare di più attraverso delle
promozioni);
dei benefici
ricercati: status, socializzazione, comfort, economia, divertimento, stimolo
culturale ecc. Per esempio, per gli spettatori che cercano nell’evento la
possibilità di socializzare, stare con amici, l’offerta di un drink a chiusura della
manifestazione sarà molto gradito. Chi invece cerca lo stimolo culturale
apprezzerà un incontro-conferenza con il relatore che approfondisca le
tematiche
proposte;
del grado di
esperienza: frequentatore esperto, poco esperto, inconsapevole ecc. Se ti
rivolgi al frequentatore esperto non hai bisogno di tanti preamboli, si sentirà
subito a suo agio; ma se scegli di proporre il tuo evento a un pubblico poco
esperto serviranno degli interventi per facilitare un’esperienza soddisfacente:
magari chiedendo al relatore di introdurre l’evento. L’esperienza non sarà
positiva se gran parte del pubblico assiste senza essere coinvolto da quello
che succede.
Affinché la
strategia di segmentazione abbia successo, occorre che i segmenti identificati
siano sufficientemente ampi da giustificare l’elaborazione di una strategia
comunicazionale e commerciale specifica.
Infine,
definito il profilo del pubblico, occorre assicurarsi che il progetto offra
proposte:
a cui questi
partecipanti amerebbero assistere;
a un prezzo
che essi siano disposti a pagare;
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